Lettera aperta dei cittadini del Quartiere 5 di Firenze contro la cabina elettrica Enel:
“Non siamo l’ultima ruota del carro”
Firenze, 22 luglio 2025
A nome del Comitato “Osservatorio Quartiere 5”, composto da oltre 100 cittadini delle zone del Sodo e di Castello (nord-ovest di Firenze), desideriamo esprimere profondo disappunto per il modo in cui le amministrazioni hanno gestito il nostro territorio, in particolare con riferimento alla costruzione di una cabina elettrica di trasformazione primaria da parte di E-distribuzione.
Il nostro quartiere, ricco non solo delle ville medicee, Patrimonio UNESCO, ma costellato anche di decine e decine di punti notevoli tra parchi, residenze di grande bellezza e di inequivocabile valore storico, chiese, aree verdi e antiche strade che risalgono al tempo dei Medici, è da anni soggetto a progressiva cementificazione e consumo di suolo. Un’area agricola di pregio che doveva ospitare un parco – promesso come misura di compensazione ambientale dall’amministrazione pubblica – è oggi al centro di un progetto invasivo, partito senza alcun confronto con i residenti.
In meno di due anni:
- Sono state installate due antenne 5G senza preavviso, una delle quali a meno di 50 metri dalle abitazioni e una vera e propria ferita del panorama alle pendici del Monte Morella
- Nel 2024 è stato approvato il progetto della cabina primaria, su terreno fragile, vicino a una scuola, una chiesa e a meno di 10 metri da case private.
- Non è stato attivato alcun percorso partecipativo: le conferenze dei servizi si sono svolte in silenzio, senza informazione pubblica.
- Un ricorso al TAR è stato presentato a dicembre 2024 per vizi di procedura, ma i lavori sono comunque iniziati.
- Gli incontri con le istituzioni (Presidente della Regione Eugenio Giani e Vicesindaca Paola Galgani) hanno confermato che il progetto poteva essere collocato altrove, ma è stato comunque portato avanti per vincoli legati ai finanziamenti del PNRR.
In nessun momento sono state valutate alternative tecnologiche più moderne e meno impattanti, come l’interramento o cabine isolate in gas. La nuova struttura, oltre a essere sproporzionata per dimensioni, rappresenta una ferita paesaggistica e un rischio ambientale, sorgendo vicino a falde acquifere e in un’area di tutela culturale.
La nostra richiesta è chiara: un atto di coraggio politico, con l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata a E-distribuzione, e l’avvio di un vero percorso di ascolto dei cittadini.
Abbiamo inviato questa lettera aperta a:
- Deputati e senatori dell’area fiorentina
- Assessorati regionali all’ambiente, governo del territorio e difesa del suolo
- Commissione regionale per i beni paesaggistici e ambientali
Con l’auspicio che la politica recuperi il suo ruolo di ascolto e di servizio ai cittadini, e che scelte impattanti non vengano più imposte dall’alto, ignorando il bene comune: da tenere presente sempre e comunque.
“Non siamo contro il progresso, ma contro l’arroganza. Chiediamo rispetto e trasparenza. E continueremo a opporci con tutti i mezzi civili a nostra disposizione.”
Comitato Osservatorio Quartiere 5
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